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Sangue cordonale autologo nella malattia polmonare cronica del neonato

Nonostante l’alto livello raggiunto dalla neonatologia d’oggigiorno, in alcuni bambini nati prematuramente continuano ad insorgere modifiche polmonari croniche, con conseguente patologia polmonare cronica neonatale – displasia broncopolmonare.

La displasia broncopolmonare è la malattia polmonare cronica più frequente osservata nei neonati. Insorge quasi esclusivamente nei bimbi nati prematuramente e richiede ventilazione polmonare artificiale e terapia con ossigeno ad alte concentrazioni. La medicina non ha ancora scoperto forme di prevenzione efficaci contro questa patologia.

La riduzione del numero di cellule staminali legata al parto prematuro è considerata uno dei fattori principali dell’insorgenza di questa malattia. Studi pre-clinici e clinici con numero ridotto di pazienti hanno già mostrato l’efficacia e la sicurezza delle cellule staminali nella cura e nella prevenzione delle lesioni polmonari. L’obiettivo del nuovo studio è scoprire gli effetti dell’infusione di cellule mononucleate del sangue cordonale autologo dei neonati al fine di prevenire questa malattia nei bambini nati prima della 28° settimana di gravidanza.  

Displasia broncopolmonare

Il parto prematuro è un problema sanitario sempre più frequente nel mondo, con un’incidenza del 5 – 18% dei neonati. La displasia broncopolmonare è una complicanza importante, con strascichi a lungo termine. Si verifica addirittura nel 68% dei casi di neonati estremamente immaturi. Grazie all’alto livello delle tecniche di terapia intensiva d’oggigiorno, la mortalità in questi bambini tende a scendere. Ciononostante molti di essi soffrono di disfunzioni per il resto della loro vita, come dipendenza continua da terapie con ossigeno, asma o ripetuti ricoveri per polmoniti – anche nei paesi più sviluppati. Malgrado i progressi della medicina non è ancora a disposizione una terapia sufficientemente efficace per questa malattia.

Perché proprio il sangue cordonale autologo

Il sangue cordonale è ricco di cellule staminali e progenitrici, in grado di autorinnovarsi e con potenziale di differenziazione in diversi tipi di cellule. Si tratta di una fonte di cellule staminali adeguata e sicura. Le cellule staminali possono assicurare la rigenerazione del tessuto polmonare insufficientemente sviluppato nei bambini affetti da displasia broncopolmonare.  

Alcuni studi realizzati su animali hanno mostrato effetti positivi dell’infusione di cellule staminali di sangue cordonale nella prevenzione e nella cura delle lesioni polmonari, compresa la displasia broncopolmonare. Le prove prodotte da alcuni studi clinici hanno mostrato la sicurezza e la realizzabilità della somministrazione del sangue cordonale autologo anche nei neonati.

Sulla scorta di questi dati, gli autori dello studio hanno cercato di chiarire gli effetti dell’infusione di cellule mononucleate di sangue cordonale autologo nella prevenzione della displasia broncopolmonare già nel 2009. In questo primo studio è stata dimostrata la sicurezza e la realizzabilità dell’infusione nei bambini nati prematuramente.*

L’obiettivo del nuovo studio è realizzare ampi trial clinici in cieco multicentrici, per valutare l’efficacia dell’infusione di cellule mononucleate di sangue cordonale autologo nella prevenzione della displasia broncopolmonare. Allo studio prenderanno parte 200 bambini nati prematuramente, aleatoriamente suddivisi in 2 gruppi. Al primo gruppo verranno somministrate cellule mononucleate di sangue cordonale autologo, mentre il secondo gruppo fungerà solo da controllo. I risultati forniranno dati clinici preziosi che serviranno per formulare raccomandazioni nell’ambito della terapia della displasia broncopolmonare nei bambini estremamente immaturi.

*Ren Z, Yang J. Autologous cord blood cells infusion in preterm neonates safely reduces respiratory support duration and potentially preterm complications. Stem Cells Trans Med. (2019). doi: 10.1002/sctm.19-0106

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