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Studi clinici – trattamento con sangue cordonale e tessuto del cordone ombelicale

Più di 700 studi clinici in tutto il mondo testano l’impiego di sangue cordonale e tessuto del cordone ombelicale nella terapia di diverse malattie, come per esempio:

Klinické štúdie kmeňových buniek vo svete
Fonti di trattamento:
Il sangue cordonale
Il tessuto cordonale


1. Malignità ematologiche (tumore del sangue)



2. Malattie non maligne del sangue (anemie)



3. Malattie oncologiche:

  1. Cancro dello stomaco
  2. Cancro del rene
  3. Cancro dell’esofago
  4. Cancro dell’ovaio
  5. Carcinoma del colon e del retto

4. Disturbi neurologici:

  1. Autismo
  2. Poliomielite,
    encefalopatia ipossico-ischemica
  3. Ictus, danni cerebrali causati da eventi traumatici
  4. Malattia di Alzheimer
  5. Malattia di Parkinson
  6. Lesioni del midollo

5. Disturbi autoimmuni:

  1. Malattia del trapianto contro l’ospite (GvHD)
  2. Lupus
  3. Sclerosi laterale amiotrofica
  4. Sclerosi multipla
  5. Spondilite anchilosante
  6. Artrite reumatoide
  7. Sclerosi sistemica (sclerodermia)
  8. Morbo di Crohn
  9. Colite ulcerosa

6. Malattie cardiovascolari:
  1. Infarto del miocardio acuto (infarto)
  2. Cardiomiopatia
  3. Insufficienza cardiaca
  4. Sindrome del cuore sinistro ipoplasico
  5. Malattia arteriosa periferica degli arti inferiori
  6. Ischemia critica degli arti
7. Diabete:
  1. Diabete tipo 1
  2. Diabete tipo 2
  3. Nefropatia diabetica
  4. Piede diabetico
8. Disturbi genetici e/o metabolici:
  1. Atassia ereditaria
  2. Epidermolysis Bullosa (Sindrome dei bambini farfalla)
  3. Distrofia muscolare di Duchenne
  4. Atrofia muscolare spinale
9. Malattie e disturbi ortopedici:
  1. Cartilagine delle articolazioni danneggiata
  2. Artrosi (osteoartrosi)
  3. Cheiloschisi
  4. Spina bifida
10. Disturbi ginecologici:
  1. Insufficienza ovarica precoce
  2. Cicatrici uterine
11. Malattie delle vie respiratorie:
  1. Displasia broncopolmonare
  2. Asma
  3. Pneumoconiosi
  4. Sarcoidosi polmonare
  5. Fibrosi dei polmoni
  6. Polmonite causata da COVID-19
12. Malattie della pelle:
  1. Alopecia Areata (perdita di capelli)
  2. Eczema (dermatite atopica)
  3. Psoriasi
  4. Cicatrici cheloidee
  5. Ferite (risanamento)
13. Malattie del fegato:
  1. Cirrosi epatica
  2. Fibrosi epatica
  3. Colangite sclerosante primitiva
14. Altro:
  1. Insufficienza renale
  2. Polpa dentale infiammata
  3. Perdita dell’udito (acquisita neuro-sensoriale)
  4. Malattie oftalmologiche
  5. HIV
  6. Disfunzione erettile

Studi clinici che utilizzano cellule staminali dai tessuti perinatali del bambino

Al fine di verificare la sicurezza e l’efficacia di un nuovo trattamento da eseguire, gli studi clinici sono a lungo monitorati e sono soggetti a norme e controlli rigorosi per tutta la durata. Le sperimentazioni cliniche hanno aperto nuove opzioni di trattamento. I primi studi su cellule staminali da sangue cordonale in quadri di disturbi neurologici risalgono al 2004; da allora sono state confermate la sicurezza e la fattibilità del loro utilizzo. In tutto il mondo, e soprattutto negli Stati Uniti, in Corea e in India, sono attualmente in corso più di 300 studi clinici con il sangue cordonale. Sono focalizzati sulle seguenti diagnosi:

  • malattie ematologiche (per esempio espansione delle cellule del cordone, minore incidenza di graft-versus-host disease, anemia aplastica grave, linfomi e vari tipi di cancro),
  • malattie infantili congenite (sistema metabolico e immunitario),
  • problemi neurologici (per i neonati prematuri, i bambini con ritardo dello sviluppo generale, encefalopatia ipossico-ischemica, paralisi cerebrale danni cerebrali indotti, danni cerebrali nei bambini nati a termine, ictus, autismo, disturbi dello spettro autistico, ecc),
  • cardiopatie (sindrome ipoplastica del ventricolo sinistro),
  • perdita dell’udito acquisita, ustioni.

Anche in Slovacchia è in corso una sperimentazione clinica nel trattamento della paralisi cerebrale.

Le cellule del sangue cordonale sono principalmente cellule emopoietiche e cellule staminali mesenchimali. Laddove si presenta il danno, dopo somministrazione endovenosa, le cellule sono attratte da fattori infiammatori prodotti nel tessuto danneggiato. Esse sono quindi in grado di rigenerare il tessuto nervoso danneggiato soprattutto in relazione alle sue due proprietà – differenziazione e immunomodulazione.

Regenerácia mozgu pomocou kmeňových buniek

Mentre la loro capacità di differenziare consente di sostituire il tessuto danneggiato, la capacità immunomodulante riduce i processi infiammatori presenti in molte malattie, comprese quelle ipossiche e cerebrali ischemiche, come encefalopatia, paralisi cerebrale ipossico-ischemica, ma anche autismo; e porta così alla rigenerazione del cervello.

Il tessuto del cordone ombelicale ha un gran numero di cellule staminali mesenchimali che sono in grado di influenzare processi immunitari nel corpo e specializzarsi in differenti tipi di cellule, che sonoloro importanti principalmente nella rigenerazione tissutale. Studi clinici con queste cellule entrano in terapia aggiuntiva dopo il trapianto di cellule staminali emopoietiche; e ciò dimostra la loro importanza nella prevenzione della malattia da trapianto. Gli studi in corso riguardano malattie infiammatorie croniche e malattie autoimmuni e anche la rigenerazione di tessuti danneggiato (fegato, pancreas, pelle, ossa, cuore, cartilagine, ecc.).

Il tessuto placentare è una fonte importante di cellule staminali mesenchimali. Il vantaggio di cellule derivate dalla placenta è che grazie alla loro pulizia immunologica sono meglio tollerati nel corpo del ricevente. Nel sito web, che offre una panoramica degli studi clinici di tutto il mondo, sono pubblicati anche studi nel campo della immunomodulazione e si esamina l’influenza di queste cellule nelle malattie infiammatorie croniche (per esempio morbo di Crohn e spondilite anchilosante) nonché la rigenerazione dei tessuti danneggiati come fibrosi polmonare idiopatica, ictus ischemico, cistite emorragica, sarcoidosi polmonare o disturbi metabolici.

Una panoramica aggiornata delle sperimentazioni cliniche in corso è disponibile sul sito www.clinicaltrials.gov.

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