Il sangue autologo del cordone ombelicale può essere la chiave per prevenire lo sviluppo del diabete nei bambini del gruppo a rischio. Lo stanno dimostrando gli scienziati australiani che hanno lanciato una sperimentazione clinica pilota, l’unica del suo genere al mondo.
Il sangue del cordone ombelicale contiene, oltre alle cellule staminali, speciali cellule immunitarie, cellule T, regolatori altamente funzionali. Queste cellule hanno la capacità di immunomodulare (capacità di indurre cambiamenti nel sistema immunitario). L’immunoterapia basata sul recupero della tolleranza immunitaria può prevenire lo sviluppo di malattie autoimmuni, incluso il diabete di tipo 1. Esistono prove scientifiche chiare per questo meccanismo. Funziona su modelli animali, quindi c’è motivo di aspettarsi che funzioni in modo simile negli umani.
I medici valutano che l’infusione di cellule immunitarie uniche presenti nel sangue del cordone ombelicale possano prevenire o ritardare in modo significativo l’insorgenza del diabete di tipo I nei bambini a rischio. Lo studio clinico è condotto dal professoressa Craig, endocrinologo infantile dell’ospedale Wesmead di Sydney. Risultati clinici favorevoli aumenteranno la consapevolezza sull’utilizzo del sangue del cordone ombelicale e sosterranno anche la decisione dei genitori di tenerlo per i loro figli, particolarmente importante per quelle famiglie in cui si sono verificati casi di tumori più comuni o malattie autoimmuni.
Il trattamento con le cellule staminali autologhe del sangue del cordone ombelicale sui bambini che già soffrono di diabete di tipo 1, è in fase di studio in Europa, America e Asia.