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Andrej

Coraggioso Andrea

La nostra banca di sangue del cordone Cord Blood Center offre attivamente assistenza ai bambini che possono essere trattati con cellule staminali nell’ambito del programma Ausiliary Hand. Finora, presso il Duke University Hospital (negli Stati Uniti), abbiamo trattato diversi bambini con il rimborso completo per il trattamento e il soggiorno. Ma investiamo anche nelle nostre sperimentazioni cliniche.
Nel 2014, in Slovacchia e in Romania, sono stati intrapresi studi su bambini con paralisi cerebrale, che possono essere considerati unici in Europa. Ciò ci fornisce un’opportunità di trattare più bambini che hanno il proprio sangue del cordone ombelicale conservato e in maniera più semplice. Prima si procede con il trattamento, maggiore è la probabilità di successo.

Durante questi ultimi 5 anni, presso l’Ospedale Pediatrico e il Policlinico di Bratislava, in Slovacchia, sono stati trattati 50 bambini con il proprio sangue del cordone ombelicale. Tutti i costi associati al trattamento sono coperti dallo sponsor dello studio – il Registro slovacco delle cellule emopoietiche placentari, membro del gruppo Cord Blood Center.

Uno dei piccoli pazienti sottoposti a trattamento per la paralisi cerebrale infantile in uno studio clinico slovacco è Andrea.

La madre di Andrea aveva una gravidanza a rischio; il parto è avvenuto prematuramente e il bimbo pesava meno di 1.700 grammi. Aveva una paralisi cerebrale infantile e non era in grado di muoversi. Nel 2014, è stato iscritto ad uno studio slovacco e, mezzo anno dopo il trapianto di sangue del cordone ombelicale, i test di controllo hanno mostrato progressi. Il bambino iniziava a gattonare e cercava di camminare. Si alzava da solo dal letto e la sua stabilità migliorava.

“Per me questo tipo di trattamento è una cosa meravigliosa. Non siamo ancora alla fase finale, ma i progressi sono incredibili. Le cellule somministrate, insieme alle riabilitazioni, lo stanno aiutando e crediamo che il nostro Andrea presto possa reggersi in piedi da solo. È sorprendente che bambini con problemi del genere possano avere la speranza di rivedere la luce alla fine del tunnel e iniziare a muoversi. Prima tutto ciò non era minimamente immaginabile. Incrociamo le dita e ringraziamo Cord Blood Center per aver intrapreso questo studio a beneficio dei bambini in Slovacchia.

Ecco come la fisioterapista Martina Mihalik, del centro REMI, si è espressa circa le condizioni di Andrea dopo il trapianto di sangue cordonale:

“In seguito alla somministrazione del sangue del cordone ombelicale, Andrea ha fatto registrare notevoli progressi. Mezzo anno dopo il trapianto, la stabilità di Andrea è migliorata così tanto che può sedersi senza che qualcuno lo regga per la la mano mentre gioca. È migliorata anche la manipolazione di oggetti piccoli. Cerca di alzarsi da solo con l’aiuto di un sostegno, riesce a stare in piedi e prova a camminare. Ha migliorato l’articolazione e il discorso è più comprensibile”.

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